In questo trattato il Pacioli ricercò nella proporzione dei numeri un principio ispiratore da applicare all'arte.
Leonardo scopri che guardando le opere si poteva creare un'impressione di ordine e di armonia seguendo quella che prima di lui fu chiamata la "sezione aurea".
Questa regola nell'impostare le proporzioni di un opera la ritroviamo ad esempio nella Gioconda.
In quest'opera possiamo individuare la figura di un rettangolo aureo nella disposizione del quadro e nelle dimensioni del viso.
La figura può essere racchiusa in un triangolo aureo così come la disposizione delle mani.
Lo stesso rettangolo lo si ritrova nella composizione dell'Ultima cena.
Nella Venere del Botticelli si riscontra un preciso rapporto numerico, (1.618) tra l'altezza della figura femminile e l'altezza dai piedi all'ombelico.
Lo stesso rapporto che si può osservare nelle figure umane rappresentate dai famosi bronzi di Riace
o nell'Uomo vitruviano
La ricerca di un rapporto matematico legato all'armonia delle forme lo si può trovare nelle proporzioni di un viso generalmente considerato "attraente" o piacevole a guardarsi.
(non uso il termine "bello" in quanto non voglio entrare nel merito del concetto di bellezza sul quale filosofi ed artisti dall'antica Grecia ad oggi hanno disquisito per secoli)
Se osserviamo un viso armonioso possiamo osservare alcuni parametri precisi ai quali fare riferimento.
Ad esempio :
Un esempio ?
Basta variare alcuni parametri quali la distanza tra gli occhi ...la lunghezza del naso in rapporto alla lunghezza del viso...ed il viso ci appare meno armonioso e piacevole.
E' evidente che ricerchiamo nella bellezza certi parametri di regolarità e
SIMMETRIA
Un invito all'osservazione:
Ma cosa hanno di particolare le figure geometriche che abbiamo usato come riferimenti
: il rettangolo ,il triangolo, il pentagono ?
E quel numero...1.618 ?
Vedi la pagina ARMONIA